venerdì 7 novembre 2014

RINASCITA DELLA FENICE - IL CANTO CHE TRASFORMA - YouTube

Questa presentazione è stata effettuata il 6 novembre presso Editoriale Unicorn, a Punta Sabbioni  (Venezia). Introduce al percorso di "Rinascita di Fenice" e ne descrive i contenuti. 
Buona visione!


martedì 24 giugno 2014

FENICE SIMBOLO DEL PENSIERO


Gli uccelli simboleggiano da sempre, nei sogni e nell'arte, le qualità del pensiero. 
Vivono nell'aria e in essa si muovono con vari gradi di destrezza, armonia e temperamento. L'aria è lo spazio in cui le correnti del pensiero si manifestano e si muovono liberamente, proprio come fanno gli uccelli in volo. Essi spesso sono a ponte fra più mondi, ad esempio quello acquatico o terrestre e quello aereo, hanno perciò anche una funzione simbolica di collegamento, perfettamente attinente con le caratteristiche del pensiero stesso.
La loro infinita varietà di forme e comportamenti ben si associa con la molteplicità di pensieri che spesso affollano la mente di noi umani. 
L'uccello fenice in questo contesto definisce però un certo tipo di qualità di pensiero ed è quello che per sua natura è destinato a permanere nel tempo e incidere nello spazio, più degli altri. Esso è quello che si manifesta costante di vita in vita  e che, come il sole splende tramonta e rinasce giorno dopo giorno identico a se stesso, è immutabile nella sua natura luminosa. Conosce trasformazione ma non decadimento. 

Esso non è altro che il pensiero associato all'anima, quella personale o collettiva. 
Il pensiero che non conosce il decadimento è collegato ai valori eterni, alla bellezza in tutte le sue forme e all'intelligenza.
Ognuno di noi coltiva dentro di se vari aspetti di questo tipo di pensiero. Ed è per questo che simbolicamente si dice che Fenice è  accompagnata da tanti altri uccelli. Le qualità eterne allietano l'anima, là elevano e l'aiutano ad evolvere, oltre che a rendere migliore la vita della personalità. È per questo che spesso noi ricerchiamo cose belle, cerchiamo di seguire dei valori e di muoverci con intelligenza. 
Ma anche se ci circondiamo di tutto questo non significa che esso ci appartiene. In altre parole nutrire la nostra anima di cose belle la nobilita ma, non è ancora una diretta manifestazione di ciò che essa realmente è. Per rendere eterno e non caduco il nostro pensiero abbiamo la necessità di essere noi stessi quei valori, quella bellezza e quell'intelligenza che vediamo negli altri. In altre parole abbiamo bisogno di realizzare noi stessi, la nostra reale natura, gli obiettivi della nostra anima, per sentire viva in noi la fiamma di ciò che è eterno, non frammentato e transitorio. 
Questo è quello che in altri contesti viene chiamato processo di individuazione. 
Durante il percorso di fenice questo processo avviene gradualmente, di seduta in seduta. Raramente al risveglio questa energia si manifesta nella sua forma definitiva. Anzi più spesso Fenice si palesa con forme simboliche che caratterizzano i pensieri di persone che ammiriamo, che sono per noi dei modelli d'ispirazione, siano essi famigliari oppure no.  
Pur non appartenendoci questi "uccelli" vibrano in risonanza con la nostra Fenice e l'aiutano a riconoscersi e a rivelarsi nella sua forma reale e definitiva. Essi l'accompagnano e la supportano fino a quando rinata,  è pronta a manifestarsi in tutto lo splendore della sua reale natura. 

martedì 4 marzo 2014

FENICE - ANIMALE DI POTERE



Come nella tradizione sciamanica, Fenice in questa fase del percorso, si manifesta come un vero e proprio Animale di Potere. 
Non si presenta con le caratteristiche fantastiche che di solito la caratterizzano nel conscio collettivo, quanto piuttosto appare nelle sembianze di un uccello appartenente ad una specie ben precisa, ed ogni persona trova la sua specifica varietà come coronamento del processo di trasformazione che ha intrapreso. 
Ho già avuto modo di dire che Fenice è simbolo di una certa qualità di pensiero, in particolare di quella che è in grado di spingersi al di là delle incombenze quotidiane e meccaniche dei giochi dualistici, per inoltrarsi nel regni della creatività e dell'ispirazione. Ma il pensiero ispirato trova pur sempre sostegno nella natura e nei comportamenti di chi lo produce. 
Capacità genetiche, emozioni,  condizionamenti,  abitudini di pensiero, credenze costituiscono un terreno che può essere più o meno fertile ed adatto a far fiorire la creatività. 
Come sosteneva il dott. Edward Bach, molte volte i condizionamenti e le pressioni ad uniformarci a degli standard prefissati, ci portano molto lontano dalla nostra natura originaria, storpiandola e forzandola ad adattarsi alle esigenze del momento. 
Ecco perché in questa fase del percorso, Fenice appare come un uccello specifico, perché il suo compito è proprio quello di aiutarci ad allinearci con la nostra essenza naturale, che è la sola che può fornire una solida base istintuale al pensiero.

“Quando si evoca il potere di un animale, si chiede di essere ricondotti alla completa armonia con la forza dell’essenza stessa di quella creatura, e imparare a comprendere questi fratelli e sorelle del regno animale è un processo di guarigione a cui dobbiamo avvicinarci umilmente ed intuitivamente”

(Twylah Nitsch, donna-medicina del Clan del Lupo, della Nazione Seneca)

giovedì 16 gennaio 2014

FENICE - SIMBOLO ED ENERGIA

In molte pratiche rituali, di preghiera o guarigione, immagini e simboli vengono utilizzati per entrare in contatto con una specifica energia e per poterla integrare. L'immagine o il simbolo  vengono viste come portali per accedere alle qualità desiderate e di cui si ha più bisogno in quel momento. 
Così ad esempio, davanti all'immagine di Santa Rita si prega per chiedere la soluzione di una situazione impossibile e le qualità attraverso le quali lei opera sono rappresentate dagli attributi di cui è circondata, rose, fichi e api. Queste ricordano i miracoli accaduti alla Santa ma, allo stesso tempo, evocano in chi la invoca, la dolcezza nei confronti della vita che lei profonde.
In un contesto completamente differente, come quello delle pratiche sciamaniche, in una visione della vita molto diversa ma, con simile intento, vengono evocati gli Spiriti Animali per poterne integrare le qualità. Attraverso danze, rituali, visioni ci si avvicina ai movimenti, alle qualità e alle loro abilità istintive che noi abbiamo perduto o non sufficientemente sviluppato.
In comune queste pratiche hanno l'utilizzo di simboli, per ottenere un apporto energetico o per modificare una certa situazione.
Un altro utilizzo molto interessante del simbolo, avviene nelle arti marziali o nelle pratiche yoga. Forme e posture vengono definite e tramandate attraverso nomi altamente evocativi. Ad esempio le definizioni simboliche della forma di tai chi "pugno di cannone" o, dell'asana yoga "saluto al sole"   contengono molto di più di una asettica sequenza di movimenti, suggeriscono invece un processo energetico e un atteggiamento interiore che le accompagna. 
Nuovamente il simbolo permette di "muovere" qualcosa di più della materia, un'energia sia essa emotiva, mentale o spirituale.
La natura stessa del simbolo d'altronde e proprio quella di evocare e catalizzare concetti idee ed energie.Come sosteneva Baba Bedi XVI il simbolo è la forma esterna di ogni oggetto ed è il riflesso di tutte le energie che costituiscono la sua essenza, l'oggetto stesso.
Nel percorso "Rinascita della Fenice" , l'immagine di questo essere meraviglioso, ha il compito di  evocare  in chi pratica, qualità di bellezza, armonia e creatività. Il suo mito diventa una guida per facilitare i processi di cambiamento ed integrare parti di noi non ancora vissute e, il simbolo della sua "rinascita" innesca  profondi processi di trasformazione energetica, ridando forza, luce e vitalità.