sabato 26 ottobre 2013

IL PERCORSO

Il percorso di RINASCIA DELLA FENICE attualmente è strutturato in sette incontri di base. 
Dove l'energia Kundalini attraverso opportune pratiche viene attivata, fatta risalire lungo la colonna vertebrale e posizionata sulla  testa per dare maggior vitalità, forza e chiarezza, ai processi mentali. L'energia della Fenice invece, deve essere attivata e fatta scendere per dare maggior radicamento alla propria creatività e concretizzarla. 
Come Kundalini si trova in ognuno e ha il suo seme energetico condensato alla base della colonna vertebrale, Fenice lo ha nella testa, più o meno alla base del cranio. 
L'energia Kundalini è quella della Terra, che si spiritualizza e va verso il Cielo, mentre Fenice è quella del Cielo che si materializza e va verso la Terra.
La Fenice per iniziare il suo processo di discesa deve essere risvegliata. In questo percorso ciò accade in circa tre sessioni di lavoro, anche se alle volte, persone che hanno già fatto pratiche spirituali hanno una Fenice già molto "sveglia". In ogni caso quando l'energia è sufficientemente attivata, inizia il processo di posizionamento. 
Dopo il risveglio Fenice scende lungo il corpo e si colloca energeticamente nel bacino, collegandosi agli organi della creatività concreta. Inizia allora una nuova fase, alle volte percepita anche attraverso un calore interno che equivale a uno stato di passione verso qualcosa, ma in un senso più generale e diffuso.  Questa fase può durare altre due o tre sedute, durante le quali questo stato di passione viene chiarificato e reso più vibrante.  Infine nasce la nuova Fenice. 
Quando l'energia si è collocata e ha completato il suo processo di trasformazione si manifesta sotto forma di uccello e il suo genere indica le qualità o meglio i talenti della persona a cui appartiene.  Ad esempio chi si manifesta una colomba è un creatore di pace e amore coniugale, l'aquila invece indica una visione ampia e capacità di comando, una civetta o un gufo chiaroveggenza e capacità extrasensoriali e così via. 
Il riconoscere le qualità della propria Fenice permette alla persona di interagire con essa con maggior consapevolezza. La sua creatività viene potenziata e vissuta con maggior pienezza, facilità e consapevolezza nella vita quotidiana.

A questo punto il percorso iniziale si può ritenere concluso, ma essendo in realtà questo un lavoro in continua evoluzione è probabile, anzi  sicuro, che in futuro ci saranno ulteriori sviluppi.

Pur essendo un metodo semplice RINASCITA DELLA FENICE  richiede, allo stesso tempo, impegno e dedizione. È un approccio indicato per tutti coloro che hanno già fatto una certa esperienza di ricerca su di se o sono seriamente intenzionati a farlo. 
In qualsiasi momento si può entrare a far parte di un gruppo, in quanto, pur lavorando tutti assieme, ognuno lo fa prima di tutto per sé. 
Gli incontri hanno una cadenza più o meno mensile in quanto, dopo una sessione, le energie hanno bisogno di circa tre settimane per assestarsi. 
È consigliato frequentare le sedute con una certa consequenzialità ma non è obbligatorio. 

RINASCITA DI FENICE è un percorso originale che aiuta le persone a liberarsi dai blocchi e dalle credenze collegate alla creatività. Stimola la riflessione e l'autoconoscenza. Dona benessere e ricarica energetica.

Attualmente sono attivi quattro percorsi a Udine, Trieste, Venezia e Desio.
Inoltre è possibile sostenere il percorso anche attraverso incontri individuali, di persona o tramite Skipe.
Per informazioni: 3284116966 Annamaria

GENESI DI UN PERCORSO


"RINASCITA DELLA FENICE" nasce dal confluire di diversi approcci in un unico percorso. 
La sua radice e trave portante è un' elaborazione originale delle Tecniche Vibrazionali del Maestro e Guaritore indiano Baba Bedi XVI che, già a suo tempo, parlava dell'unicità di ogni essere umano e dell'importanza della creatività in ogni processo di guarigione.
Da moltissimi anni utilizzo una delle sue tecniche che si chiama: Attivazione della Sensibilità Psichica e Ricerca dei Talenti. La finalità di questo metodo è di aiutare la persona a realizzare se stessa nella sua totalità, sviluppare l'autostima, potenziare la creatività e concretizzarla. 
Nel tempo ho potuto constatare che alcune persone traevano enorme beneficio da questo approccio, la loro vita cambiava radicalmente e in meglio, diventando originale, più ricca di esperienze e piena di significato. Ma, altre pur godendo dei benefici degli incontri, una volta terminato il percorso ritornavano alla vita di prima con scarsi risultati. 
Avendo io stessa, a suo tempo ricevuto grandissimo beneficio da questa pratica, non riuscivo a capire il perché di tanta differenza di risultato. Mi sembrava impossibile che una cosa così bella e gratificante non potesse accadere a tutti e ho incominciato a farmi domande e a osservare più attentamente le persone che venivano da me per fare questo percorso. 
Mi sono così resa conto che,  nell'ambito individuale e protetto dei trattamenti, le persone avevano maggior coraggio di mettersi in gioco ma, nel momento dell'aprirsi verso l'altro, nel confronto con il gruppo e con la società, subentrava il loro sistema di credenze, nato dall'esperienza o dalle convinzioni comuni e che esso, nel loro caso,  faceva da potente deterrente allo sviluppo personale, invece che aiutarli. 
Ho incominciato allora a sostenere, con varie tecniche di mia conoscenza, il processo di cambiamento delle persone, sicuramente migliorando i risultati ma ancora in modo non del tutto soddisfacente. La mia ricerca continuava.

Quando, alcuni anni fa, una cara amica mi ha segnalato un percorso originale che lavora sulla Kundalini e sui suoi talenti, sono stata subito incuriosita ed ho deciso di parteciparvi, anche per vedere se trovavo risposte ai miei interrogativi ancora aperti. 
ISIS EVOLUTION è una tecnica creata da Maria Pastor, una guaritrice francese, che lavora sul risveglio di questa energia e sulla sua armonizzazione. Tre anni fa circa ho iniziato a frequentare i suoi incontri, prima a Torino e poi a Roma. 
Come da protocollo, dopo alcune sedute la mia Kundalini era salita e si era "posizionata". Qualche idea nuova riguardo ai talenti era anche arrivata ma, di fatto, niente di definitivo. Volendo, la cosa si poteva anche concludere lì ma, ricevendo grande ricarica energetica e beneficio globale da questi incontri, così come facevano altri, avevo deciso di continuare. 
A luglio del 2012, durante una normale seduta di ISIS però, invece di lavorare sulla mia Kundalini, si presentò un'energia completamente diversa, una energia "alata", come quella di un'Aquila che si fuse con quella del mio Cobra (rappresentazione simbolica dell'energia Kundalini) ed esso divenne... piumato. 
Ho capito immediatamente che era successo qualcosa di speciale, che avevo ricevuto un grande dono ma questa energia era così forte che mi ero limitata a prendere atto di quello che accadeva, senza poter far altro. Mi fu subito chiaro comunque che questa energia alata aveva a che vedere con la Fenice, questo essere mitologico e fantastico, di cui però sapevo veramente poco.
Per alcuni mesi dopo questo incontro ero così piena d'energia che non riuscivo a pensare o a fare niente, tranne le cose quotidiane, ma una parte di me sapeva che dovevo cercare di capire meglio così, a fine estate, ho chiesto al mio gruppo storico di meditazione di riunirsi. 
Sapevo che avremmo dovuto incontrarci ed utilizzare la voce e che, in qualche modo, quello che andavamo a fare era collegato alle mie domande e quindi alle risposte riguardo alle Tecniche Vibrazionali di Baba Bedi e ai Talenti, ma poco altro. 
Le persone che fanno parte del mio gruppo di meditazione lavorano assieme ormai da anni, soprattutto con l'energia degli Angeli e degli Arcangeli. Sono tutte persone fidate, d'esperienza e curiose, così davanti a questa proposta hanno accettato con entusiasmo, disponibili ad una nuova avventura.
Duranti i primi incontri procedevamo a tentoni, lasciando andare la voce (come fa la Fenice durante il suo processo di trasformazione...) vedendo che cosa succedeva e ogni volta, in effetti, qualche nuova informazione si manifestava. 
Soprattutto attraverso l'ascolto, sia di quello che capitava durante le sessioni, sia di quello che succedeva tra una sessione e l'altra e, nei sogni di tutti, piano piano una linea evolutiva emergeva.
Così alla fine, dopo un bel po' di incontri di gruppo, ecco che questo lavoro ha preso forma, molto probabilmente non ancora definitiva ma sicuramente completa in ogni sua parte.
Oggi RINASCITA DELLA FENICE è un percorso di gruppo, che consente di attivare questa energia in ogni partecipante e fare una pulizia profonda degli schemi mentali e del sistema di credenze, collegati alla creatività. 
Il gruppo con la sua azione sinergica, offre quel supporto collettivo all'espressione dei talenti che manca al singolo e molti atteggiamenti auto sabotanti e auto limitanti vengono cambiati con grande semplicità. I benefici all'umore e alla capacità di manifestare la propria creatività nel quotidiano sono notevoli e in generale migliora il modo in cui ci si approccia alla vita: più positivo, energico ed originale.


venerdì 25 ottobre 2013

SIMBOLISMO DELLA FENICE


La Fenice, in quanto simbolo universale, mantiene in ogni cultura delle caratteristiche che la contraddistinguono.
È un essere a se stante, che non segue i ritmi della natura. Non ha figli e riproduce solo se stessa, a indicare proprio quella parte dell'essere umano che non è soggetta alla caducità. 
Creandosi da sola non ha Maestri che le indicano la via o cosa fare, pertanto è espressione della pura creatività che non ha chi la precede e neanche chi la segue. Il suo solo scopo è portare felicità, abbondanza e bellezza sulla terra. 
Esprime il sogno d'immortalità dell'essere umano e porta con se importanti proprietà taumaturgiche. 
Rappresenta le capacità extrasensoriali usate per raccogliere informazioni dall'ambiente e dagli eventi e per dar loro un senso.
Rivela l'anima gemella, accompagna le anime dei bambini che s'incarnano e prepara i futuri genitori. 

IL MITO DELLA FENICE


IL MITO
La Fenice è un mito solare, senza tempo e senza luogo. Ogni cultura ne tramanda un'immagine, essa perciò è un archetipo universale dell'umanità. 

Il mito più diffuso nella nostra cultura è quello dell'Araba Fenice, un uccello fantastico, sacro e raro, che si nutre di perle d'incenso, vive 500 anni e, al termine di questo ciclo, s'immola su di un altare della città di Eliopoli. Su di esso costruisce un nido di ramoscelli odorosi, vi si adagia e lascia che i raggi del sole lo incendino. Intonando un canto bellissimo muore, per rinascere sotto forma di uovo o larva che, nell'arco di tre giorni,  diverrà la nuova Fenice.
Questo mito con diverse varianti si trova nelle tradizioni sumere, assire e russe, dove la Fenice è conosciuta come "Uccello di Fuoco". Si trova anche nei miti della Persia dove è chiamata Homa o Seemorgh.
Per gli egiziani la Fenice era il Ba, l'anima di Ra, il Dio Sole e, la nuova Fenice, era la diretta manifestazione del Dio Osiride, risorto.
In India è rappresentata da Garuda, essere dal corpo umano dorato, con ali e becco d'aquila, cavalcatura del Dio Visnu.
In Giappone è conosciuta come Ho-ho o Karura, enorme aquila dorata che annuncia periodi di felicità e abbondanza.
In Cina è uno dei quattro animali spiritualmente dotati ed era simbolo esclusivo degli imperatori e in particolare, dell'imperatrice.
Per le popolazioni azteche, maya e tolteche essa è rappresentata dal Dio Quetzalcoatl, il serpente piumato. Per i nativi americani è Wakonda, l'Uccello di Tuono.
Nella tradizione ebraica la Fenice viene chiamata Milcham. 
La leggenda racconta che Eva,  dopo aver mangiato la mela e, invidiosa della purezza degli altri animali, convinse anche loro a mangiare il frutto proibito. Lo fecero tutti, tranne la Fenice, il Milcham.  Così Dio per premiarla, la mise in una città, nella quale viveva 1000 anni al termine dei quali bruciava, per poi rinascere dalle sue ceneri e iniziare un nuovo ciclo vitale. 
I padri della chiesa adottarono questo mito vedendo in esso il simbolo della resurrezione della carne e, nella Fenice, l'espressione del Cristo Risorto.

Nel linguaggio comune, la Fenice si ritrova ad indicare esseri o eventi di grande pregio e piuttosto rari. Il suo nome, simbolo di morte e rinascita considerato di particolare buon auspicio, viene utilizzato per rappresentare imprese o dar nome ad attività.