martedì 19 novembre 2013

PERCORSI ATTIVI

Attualmente sono attivi percorsi nelle seguenti città:
UDINE - TRIESTE - CHIVASSO - SANREMO - FERRARA - TORINO
chi è interessato a partecipare può contattarmi al 3284116966 
o scrivere a: annamaria@annamariapoclen.eu o ampoclen@gmail.com
Maggiori informazioni sugli incontri si trovano sul sito: www.annamariapoclen.eu alla pagina Calendario

È possibile inoltre sostenere il percorso attraverso incontri individuali, di persona o via Skipe.

lunedì 18 novembre 2013

FENICE - IL CANTO CHE TRASFORMA

Quando la Fenice ha completato il suo secolare ciclo vitale, costruisce un nido di ramoscelli odorosi sul quale si adagia e, mentre il sole l'incendia, innalza un canto di incredibile bellezza che accompagna la sua trasformazione. Brucia la Fenice e rinasce a nuova vita, nell'incanto del suono.

La voce dunque come veicolo di trasformazione, rigenerazione, rinascita. 
È così. Ce lo dicono gli sciamani, i musicisti  e più recentemente anche i musicoterapeuti e tutti coloro che studiano e utilizzano la voce nei processi di guarigione.
Usiamo la voce per esprimere emozioni, pensieri, opinioni, idee, la nostra cultura, l'interiorità. Essa li veicola per renderli manifesti agli altri, per comunicare, per creare la nostra realtà. 
Le parole  inespresse creano malessere, quelle cattive avvelenano la vita,  una buona parola la può cambiare, parlarsi può risolvere, parlare fa crescere, cantare crea bellezza. 
La voce e il suono perciò sono importanti strumenti di trasformazione a nostra disposizione. Possiamo utilizzarli bene, male, con facilità o difficoltà ma sono sempre e comunque determinanti per la qualità della nostra vita.
Nel percorso "Rinascita della Fenice" viene dato grande rilievo all'utilizzo della  voce proprio per questo suo aspetto catartico.
Durante le sedute, i partecipanti sono invitati ad innalzare un canto spontaneo anche se con delle specifiche modalità. Ognuno canta per se seguendo un intento ma, unendo la sua voce a quella degli altri, moltiplicando così la sua forza.
La melodia che si crea  contiene il potere di trasformazione di tutti gli intenti del gruppo  e, ha il compito di sciogliere i blocchi, i traumi, le credenze che gli impediscono di esprimere la creatività. Richiamati dal potere evocativo della voce, vengono lasciati andare o trasformati. Non c'è nulla di più efficace della musica e del ritmo, per provocare la catarsi di emozioni e sentimenti che liberano l'inespresso in noi contenuto. 
Il "canto della Fenice" cambia molto di seduta in seduta, dai toni cupi e dolorosi passa via via a sempre maggior leggerezza e soavità, mano a mano che l'espressività si libera e rinasce a nuova vita. 
Da questo canto non sono escluse le persone "stonate" anzi. Ormai è risaputo che la mancanza d'intonazione nasce proprio da esperienze traumatizzanti perciò, quale miglior opportunità per ritrovare la padronanza della propria voce? 
La voce utilizzata in questo modo diventa quindi veicolo del cambiamento, ma non solo del nostro parlare o della nostra creatività specifica. Proprio perché essa è così importante per la nostra vita, gli effetti della catarsi che provoca si manifestano a tutti i livelli: cambia l'umore, la disposizione d'animo, lo sguardo con il quale osserviamo la vita. Abbiamo più chiarezza riguardo a chi siamo e al valore di quello che stiamo facendo. 
La creatività ritrova così maggior forza e fluisce nella totalità della nostra vita, portando con se tutta la magia della  bellezza che si manifesta.